STRADA DI CASTELLO
LA STRADA DI CASTELLO
(Mario Vassallo)
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Foto aerea GoogleEarth
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Nel 1956, il Governo decide di istituire un “Fondo Provinciale per il soccorso invernale”, misura già usata in precedenza, al fine di incrementare l’assistenza degli indigenti nel periodo invernale, che sarebbe stato integrato con assegnazioni sul Fondo Nazionale mediante sovvenzioni concesse dal Ministero dell’Interno.
Nel Comune di Andora si decide di affrontare tale possibilità venuta a disposizione per provare a risolvere un problema ormai annoso: la costruzione di un nuovo tratto stradale, che possa diventare la via principale di accesso alla Borgata di Castello.
Pertanto, a seguito delle dovute considerazioni di utilità pubblica e di necessità, “intese ad allievare la disoccupazione operaia”, viene redatto e presentato un progetto per la “Costruzione di strada carrozzabile che dal sottopassaggio FF.SS. in regione “Castello” porta al poggio omonimo. Sviluppo m. 566”.
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Riporto l’estratto della relazione comunale redatta e presentata in allegato alla progettazione effettuata.
“La località “Castello”, è costituita da una collina che dalla piana si erge isolata, quasi regolarmente sino al sommo.
Qui, un tempo, antico retaggio di castellani medioevali, esistono ancora le vestigia di un prestigioso castello e delle relative dipendenze, ma si conservono e sono abitate ed alcune recentemente migliorate, le case rustiche e contadinesche di un gruppo di una quindicina di famiglie, che vi vivono, se pur con i disagi di mancanza di illuminazione esterna, di scarsità d’acqua alla mercè delle precipitazioni atmosferiche, e, soprattutto, di strada d’accesso, invocata sempre realizzata mai.
La zona è infatti servita da semplici due primitive ripidissime mulattiere a gradinate in parte, in parte sulla nuda roccia, pericolose e scivolose, vieppiù nel periodo invernale e durante le pioggie.
Fa degno corollario al gruppo delle casette prima citate, anzi ne costituisce ornamento e prestigio una chiesa rustica, di puro stile antico, che si staglia nitida sulle alture circostanti, e che dedicata poi ai Santi Giacomo e Filippo, è stata da tempo dichiarata monumento nazionale.
Per questo fatto e per le vestigia che conserva e per la vista che spazia sul mare, poco distante, la località che sovrasta la grande ubertosa pianura che dai suoi piedi si stende su tutto l’orizzonte, è meta di numerosi turisti, in preminenza stranieri che non disdegnano di ritrarre fotografie e appunti dei retaggi ed a provocare sempre nuovi afflussi di altri turisti.
Tutto ciò premesso riesce facile la dimostrazione di quanto risulti opportuno, se non necessario, la creazione di un’adeguato accesso alla località a mezzo di apposita strada che assolva alle inderogabili esigenze della zona e che costituisca degno invito ai turisti di visitarla.
LA STRADA PUO’ BEN QUINDI DEFINIRSI senza perifrasi di PUBBLICA UTILITA’ CONGIUNTA A CHIARI EVIDENTI INTERESSI TURISTICI.
Pertanto per la realizzazione di questa strada, si è studiato il tracciato, si è eseguito il rilievo, si sono assunti i dati necessari e qui si espongono a corredo del relativo progetto.
Innanzi tutto il criterio a cui s’informa lo studio è quello di raggiungere lo scopo con la massima economia possibile, escluse quindi le opere d’arte, ed infatti, in un transito difficile, dove sarebbe stato necessario ricavare un ponticello, si è evitato ciò utilizzando, invece, l’alveo del rio ivi, la cui pavimentazione in pietrame sarà allargata e migliorata all’uopo.
Si sono esclusi altresì in generale i muri sia di sostegno del corpo stradale il quale avrà pertanto una scarpata naturale, sia i muri di contro ripa.
Come precisazione, la strada comincerebbe subito dopo il sottopassaggio delle FF.SS. e si svolgerebbe rispettivamente come segue:
- a) in un primo tratto in piano, in zona aperta, seguendo l’attuale sentiero, ampliato, rettificato con muro a piombo senza scarpa per ridurre al minimo l’occupazione del terreno privato;
- b) un secondo, come il precedente, in leggera salita, comportante la semplice regolarizzazione del piano dell’attuale sentiero, che è di larghezza sufficiente;
- c) un terzo, comprendente la regolarizzazione e l’allargamento dell’alveo del rio, come già detto;
- d) un quarto ed un quinto, mediante l’ampliamento dell’attuale mulattiera in leggera salita;
- e) infine la vera e propria strada da ricavarsi a mezza costa, mediante scavi a monte per circa la metà della larghezza stradale e mediante rinterro per l’altra metà.
Il tracciato di questa strada si svolge in modo sufficientemente regolare con una livelletta pressochè costante e uniforme con pendenza di circa il 9%, formata da tre tratte, raccordate da due tornanti da ricavarsi in piano.
La strada è prevista con i particolari costruttivi di regola:
sottofondo in pietrame dello spessore di cm. 25, pietrisco soprastante di cm. 10, cunetta in calcestruzzo cementizio alla francese.
E’ esclusa la rullatura premunendosi l’assestamento naturale per effetto del passaggio dei veicoli e del trascorrere del tempo.
La strada ha lo sviluppo di m. 566, una larghezza di m. 4 salvo nei tornanti larghi, invece, m. 5 e raggiunge, per ora, i piedi delle prima abitazioni del “Castello”, dove un’adeguata zona pianeggiante costituirà il punto di arrivo e un piazzaletto di sosta dei veicoli in genere.
Ma in un secondo tempo sarà studiato il progetto per farla arrivare in sommo sino al sagrato della chiesa, e ciò quando condizioni finanziarie ne potranno assicurare la realizzazione.
La spesa complessiva dei lavori ammonta a L. 2.983.597 ed in cifra tonda a L. 2.980.000 di cui per la mano d’opera lire 2.040.000 e per i materiali, noleggi, mezzi d’opera ecc. lire 940.000.
Le singole sezioni della strada, essendo il terreno con pendio sufficientemente regolare, sono state ricavate adottando un’unica sezione per ogni tratta, nella quale figuarano le medie degli scavi e dei rinterri.
I frontisti concederebbero gratuitamente i terreni necessari.
IL SINDACO”
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Progetto per la realizzazione della strada comunale per la Borgata Castello
Per gentile concessione Comune di Andora
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