ALBERGO DELLA STAZIONE
LA LOCANDA DELLA STAZIONE
(Giorgio Perazzi - Mario Vassallo)
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L’antico edificio, di sconosciuta esatta datazione, venne realizzato dopo la creazione del tratto ferroviario Savona – Ventimiglia, inaugurata nel tratto andorese nel 1872 insieme alla “Stazione” di Andora.
L’arrivo della ferrovia, nel giro di pochi anni, determinò la formazione delle case in linea che avrebbero rappresentato per lungo tempo il cuore commerciale pulsante di Andora Marina, l’unione delle località Pigna e Stazione, collegate dalla strada della Stazione (che diventerà via Alessandro Carminati nel secondo dopoguerra.
E proprio di fronte alla Stazione, dall’altro lato della piazzetta, intramezzata ed attraversata dalla strada omonima (anche Strada Provinciale n° 13 Valmerula), viene edificata una costruzione in due corpi di fabbrica che rappresenterà per quasi un secolo il riferimento per il ristoro di viaggiatori e per gli abitanti locali: la “Locanda della Stazione”, nella sua origine più antica conosciuta, di proprietà di Mario Aicardi.
A Piacenza, in piazza Cavalli, Alberico Perazzi e Fracassi Ida gestivano l’albergo “Sotto il Gotico”.
Alberico si lamentava spesso perché soffriva il freddo ed il clima del luogo.
Un giorno, parlandone con un rappresentante di vini, confidenzialmente riceve il suggerimento che in un luogo della Riviera Ligure, Andora Marina, era rilevabile una trattoria e lì il clima era completamente diverso, mite pure nei periodi invernali.
Alberico non l’aveva mai sentita nominare e non sapeva dove potesse trovarsi: chiede maggiori informazioni, che gli vengono fornite in modo molto sommario e decide di fare un sopralluogo.
Arriva in treno ad Andora nel mese di gennaio del 1926 e rimane colpito da alcuni operai ferroviari intenti a caricare dei vagoni con ceste di verdura e frutta, notando che in pieno inverno lavorano agevolmente in maniche corte.
Nello stesso anno, dopo avere sistemato le questioni a Piacenza, si trasferisce ad Andora con la moglie e il figlioletto Antonino di sette anni (nato il 4 luglio 1919), rilevando la vecchia trattoria.
Foto per gentile concessione Giorgio Perazzi
Da sinistra: Ida Fracassi, Antonino Perazzi, Alberico Perazzi
La “Locanda della Stazione” o "Albergo della Stazione" o “Trattoria Perazzi” viene condotta famigliarmente fino al 1959, passando da Alberico e Ida ad Antonino sposato con Mariuccia Cavallini (conosciuta durante il Servizio Militare) e con il piccolo Giorgio (nato nel 1948).
La Locanda era costituita da due corpi di fabbrica: quello a monte conteneva due camere, mentre quello principale, a sud, ne presentava otto.
Foto per gentile concessione Giorgio Perazzi
Il locale era spesso frequentato da turisti inglesi, perfettamente riconoscibili tra gli avventori, in quanto rigorosamente vestiti in bianco.
Tra la ristorazione e bar, vi si giocava a carte ed era inoltre offerto il servizio di rimessa con autista.
Quest’ultima attività anticipava quello che avrebbe dovuto essere il servizio taxi ed era una sorta di artificio per aggirare difficoltà autorizzative e poter svolgere ugualmente tale mansione senza impegnare la piazza della Stazione con vetture; la soluzione consisteva nello svolgere la stessa prestazione, ma partendo da un luogo poco lontano, proprio il cortile della Locanda e, quindi, non essere considerato propriamente un taxi.
Verso la fine degli anni Cinquanta del Novecento, Alberico e Ida, ormai anziani, sono accuditi da Antonino e Mariuccia, che devono anche portare avanti la gestione della Locanda, indirizzando il vivacissimo Giorgio in collegio (nel 1957).
Nel 1959, nella Locanda subentra Rocca, il quale la terrà fino al 1961, quando sarà demolita da Mario Ricci con il proprio bulldozer, per fare spazio all’edificazione del Condominio Residence.
Finisce così la storia di un fabbricato che ha segnato la storia e la vita di un piccolo paese costiero di natura contadina, votato e sacrificato allo sviluppo urbanistico della seconda metà del XX secolo.
Nel 1960/61, Mariuccia rileverà la merceria “da Maurina” (di Maurina “di Guardone”), che sarà temporaneamente affidata alla gestione di Silvana Tagliaferro.
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