MARCO MAGLIONI
MARCO MAGLIONI
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MARCO
Sopra a sinistra Marco, il papà Stefano e la sorella Camilla,
rappresentati nel monumento funerario della madre Maddalena Cazulini.
Foto per gentile concessione Felice Schivo
Primogenito di Stefano e Virginia Novaro, alla morte del padre ereditò il titolo nobiliare.
La sua tenuta comprendeva la parte andorese di Capo Mele e si estendeva sino al torrente Merula.
Il palazzo di residenza sorgeva nella borgata della Marina, poco lontano dal torrione seicentesco, in un grande parco ricco di alberi plurisecolari, anche esotici.
TOVAGLIOLO CON LE INIZIALI DI MARCO MAGLIONI
Foto per gentile concessione
Collezione Privata - Roma
Collezione Privata - Roma
Oggetto appartenuto al Marchese Marco Maglioni
e realizzato in tessuto di fiandra di lino
RICAMO SU TOVAGLIA
Foto per gentile concessione
Collezione Privata - Roma
Collezione Privata - Roma
Ricamo da tovaglia appartenuta alla Marchesa Lilla Cambiaso Maglioni
e realizzato in tessuto di fiandra di lino
COLTELLI
Foto per gentile concessione
Collezione Privata - Barcellona
Collezione Privata - Barcellona
Coltelli appartenuti al Marchesa Lilla Cambiaso Maglioni.
Recano incisa la "L" di Lilla Cambiaso, moglie di Marco e risalgono probabilmente all’anno del loro matrimonio.
Sono in avorio inciso con le lame originali in ferro.
Le lame sono francesi, Pavillon de Hanovre, 33 boulevard des Italiens, Parigi.
L’acqua per l’irrigazione proveniva dalle ricche sorgenti di Mezzacqua, vicino alla Villa Tebaldi, per mezzo di un acquedotto del quale rimangono solo tre arcate (in Via Clavesana).
Scrisse alcuni saggi e memorie sulla storia locale, tra i quali “Andora e il Castello dei Clavesana”, e fu Sindaco di Andora e anche di Laigueglia.
Annessi al palazzo di residenza alla Marina vi erano la Cappella privata di San Martino ed un Tempietto a pianta circolare, con il tetto a cupola, che permane tuttora ed al fianco del quale, sul muro perimetrale, verso il mare, è infissa, una piccola lapide marmorea in ricordo del suo amato cane di razza San Bernardo, sulla quale sono scolpite le parole:
A
LION
CANE FORTE E FEDELE
COMPAGNO INDIMENTICABILE
QUESTO
TRIBUTO AFFETTUOSO
POSE
M.M.
Nel 1887 l’edificio di residenza fu fortemente danneggiato dal terremoto.
Marco sposò Lilla Cambiaso nel 1869 (di famiglia nobile genovese) ed ebbero un'unica figlia, Maria Ernestina (1870 - 1953), che andò sposa al Conte Paolano Mazè de la Roche di Alassio.
Sul muro di cinta, vicino alla Cappella di Santa Rita ed al Bastione della Marina, l’arco di un antico portale di ingresso porta la scritta: “Villa Mazè”.
Marco morì nel 1913.
Tomba di Marco Maglioni
I Mazè de la Roche si trasferirono ad Alassio e nel 1919-20 e l’intera tenuta fu comprata dal notaio Ambrogio e dall’avvocato Garelli di Mondovì e sapientemente trasformata nel più lussuoso albergo di Andora: trovandosi di fronte un parco e un giardino di eccezionale bellezza non poteva che essere chiamato il “Grand Hotel du Parc”.
L’albergo operò sino al 1927.
Nel 1929 tutta la proprietà fu venduta al Comune di Cuneo che vi realizzò una colonia marina (“Colonia Orfani di Guerra”).
Negli Anni Sessanta la colonia fu ceduta ad imprese edili e ne seguì lo smembramento con l’edificazione di palazzi (tra il 1975 e il 1980) ma restarono il Tempietto e Villa Laura (prima residenza del Dott. Walter Momigliano – ex Sindaco di Andora dal 1965 al 1975 e successivamente sede della Biblioteca Comunale e dell’Azienda Autonoma di Soggiorno - Ufficio Informazioni Turistiche).
Dal 23 maggio 2010, il luogo un tempo parco ed ora giardino ha preso il nome di Parco degli Aviatori, dove si trova il monumento all’Aviatore.
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