BOTTEGHE VIA CLAVESANA
BOTTEGHE E NEGOZI DI VIA CLAVESANA
(Maria Teresa Nasi - Mario Vassallo)
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VIA CLAVESANA (dal Torrente Merula sino all’incrocio con Via Usodimare)
Dopo aver percorso l’Aurelia, da Capo Mele a Capo Mimosa, la nostra “passeggiata” prosegue per Via Clavesana, la strada che, partendo dal Torrente Merula (Via Vespucci) arriva sino al porto, attraversando il centro di Andora, parallelamente alla Via Aurelia.
Incontriamo lo storico mobilificio Piccoli che, un tempo, occupava anche i locali dove adesso c’è l’Ipersoap.
Poco oltre, a sinistra, ricordo il Pub “Samik” e, dove ora si trova l’Agenzia Immobiliare di Edeanna Scriboni, vi era il negozio di calzature “Shik”.
In questa zona, da anni, operano un negozio di condizionamento (Daikin) e una lavanderia. Tra le tante attività commerciali che non ci sono più: un centro estetico, un negozio di formaggi, il centro TIM di Luisella Moisello.
Incrociamo ora la VIA CABOTO che, dal mare arriva a Via dei Mille (parallela a Via Clavesana).
In direzione Via dei Mille c’erano: l’Officina di riparazioni cicli, motocicli, scooter e elaborazioni di Massimo Barutti e una rivendita di acque, vini e liquori con consegna a domicilio.
Verso la Via Aurelia si trovavano: la sala giochi (poi spostata al fondo della stessa via, ma sul lato opposto), il Ristorante “I cacciatori”, l’Officina autorizzata FIAT “Euromotor”, la "Autocarrozzeria Mare", un negozio di quadri, uno scultore (Crotti), una merceria, un bar, un artigiano pellettiere, un negozio di tendaggi e cuscineria nautica, un negozio di abbigliamento, negozio di accessori per l'arredamento "DARR" di Mara Giordano …
L’attività commerciale presente da tanti anni in Via Caboto è il negozio di scarpe Scarpantibus e uno di parrucchiera.
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VIA CLAVESANA (dall’incrocio con Via Usodimare sino al Porto)
Riprendiamo il percorso lungo Via Clavesana. Oltrepassiamo l’incrocio con Via Usodimare: a destra, sotto i portici c’è il negozio di Lissari e, dove ora si trova il negozio di abbigliamento “Amici Moda”, ricordo una macelleria e una gastronomia.
All’incrocio con Via Andrea Doria si incontrano due attività commerciali presenti da molto tempo: il Bar Napoleon e la Panetteria e Pasticceria Calderaro.
Dopo la Banca, sotto i portici di sinistra: ortofrutta, macelleria e pescheria; a destra: un negozio di abbigliamento, la farmacia, la panetteria Panelli, la sala da ballo “Il Timone”, il bar. Ricordo, un tempo, la Parrucchiera Giuliana.
Si arriva a Piazza Santa Maria: all’angolo con Viale Roma c’è il negozio di giocattoli di Tamburini.
Poco oltre, prima del semaforo all’incrocio con via Marco Polo, ecco la storica Ferramenta “Da Luigina” di Silvano Moreno che occupa tutto il piano terreno del palazzo. Secondo testimonianze raccolte, un tempo c’erano stati anche: un negozio di arredamento (Vigo), un laboratorio di elettronica (Torresan), un imbianchino (Rodà).
Proseguendo sempre in direzione est, davanti al Monumento del XXV Aprile, si trova il supermercato Despar (che, nel tempo, si è chiamato anche Vegè, Super Deas, Sidis….).
All’incrocio con Via San Damiano incontriamo l’Hotel Nello, di cui parleremo in modo più approfondito tra qualche tempo.
Si attraversa Viale Mazzini e, subito a destra, un tempo c’era il Supermercato di Federico Danio.
Ancora una breve passeggiata e siamo arrivati dal Porto.
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