BOTTEGHE VIA AURELIA
BOTTEGHE E NEGOZI DI VIA AURELIA
(Maria Teresa Nasi - Mario Vassallo)
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VIA AURELIA (e le limitrofe Via Sant’Ambrogio e Via Cuneo)
Passeggiando tra la Via Aurelia e le adiacenti Via Sant’Ambrogio e Via Cuneo, si ricordano le tante attività che erano in funzione cinquant’anni fa… E’ veramente un tuffo nel passato!
In Via Sant’Ambrogio, “Galleano Aldo costruì l’albergo Holiday ed un negozio di alimentari con forno per fare il pane e dolci. Nell’albergo vi lavorava la figlia Mariangela con la mamma Maria, mentre nel negozio vi lavorava Sergio con la moglie Maria Giaina. Il pane e i dolci li faceva Aldo con i figli Sergio e Mauro… In Via Sant’Ambrogio aprì un negozio di frutta e verdura Saettone Nino, con la moglie Maria e il figlio Michele. (Nello Giusto” Andora il Mare e la sua Gente” - 2016); a fianco la parrucchiera "Da Ruby".
Sempre in Via Sant’Ambrogio c’era un meccanico (Officina Baci di Porcella), il ristorante Riviera (in precedenza una succursale della lavanderia Stefania), una merceria, le “Cornici Zanirato”, il bar “La Piola”, la Gastronomia Nicolosi; oggi l’unica attività aperta è la Pizzeria al taglio “46”.
Quando la famiglia Galleano ha chiuso il forno, ne ha aperto uno Stivala con la moglie Giovanna (detta Gianna); Detta panetteria è stata poi gestita anche da Aldo Mordeglia e il cognato Silvano,
Nello Giusto ricorda altre attività di questa zona: “Vi era inoltre un distributore di benzina gestito da Garattini Tarquinio con la moglie Tilde e la figlia Olimpia, un negozio di alimentari di Revello (Tugnin dell’inzegnè), la moglie e il figlio Carlo, la macelleria di Valle Gino, la moglie, la figlia Lina e il genero Tino, un negozio di materiale elettrico di Ossola Leonardo… A fianco alla macelleria ci fu anche la buotique "da Lina" di Lina Valle-Sevega.
Praticamente in quegli Anni Cinquanta Sessanta, in Via Sant’Ambrogio, possiamo dire vi fosse un piccolo centro commerciale con diversi negozi”.
Nel fabbricato che ospitava l’Hotel Sant’Ambrogio, sino a qualche tempo fa, c’è stato un Centro Diagnostico; ora ci sono varie attività commerciali (un supermercato, un ristorante, un bar).
I fratelli Elio e Mingo Scatti costruirono una palazzina adibita a falegnameria, ad alloggi e ad attività commerciali varie, succedutesi nel tempo. Ne citiamo alcune: una bottiglieria gestita da Proglio Centin, con la moglie, i figli Lucia, Guido e Franca; un negozio di elettrodomestici di Vigo Luisella; un ottico…. Ora c’è un bar, che in precedenza fu Bar Torino e poi Bar del Golfo (di Vincenzo Pantuosco), una parrucchiera, un negozio di tavole da surf e un’edicola; sul lato prospiciente via Sant'Ambrogio operarono anche un piccolo laboratorio di pasta fresca gestito dalla moglie di Rotondo.
Alla falegnameria si accedeva da Via Cuneo dove si trovava l’albergo Riviera.
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VIA AURELIA (dall’Hotel Moresco sino all’incrocio con Via Marco Polo)
Dalla Via Aurelia “deviamo” per Via San Michele…
Lì svolgeva la sua attività il barbiere Tommaso Caizzi; dal 1986 il barbiere è Gallo e di fronte c'era l'attività di tappezzeria in stoffa e materarraio di Gino Giuffrida (1977-1995), con a fianco la lavanderia.
“Vicino all’attuale Hotel Moresco vi era un’officina meccanica di Garattini Silvio e la moglie Rita; nella stessa casa Panario Sanzio, con la moglie Maria e il figlio Emiliano aprirono finalmente la prima tabaccheria alla Marina e in un altro locale Sevega Antonietta aprì un salone da parrucchiera” (Nello Giusto ”Andora il Mare e la sua Gente” - 2016). Un inciso: Rita era la meravigliosa maestra Margherita Salvo Garattini!
La tabaccheria (che era di Panario) si spostò successivamente nel palazzo all’incrocio con viale Mazzini dov’è tuttora; nello stesso edificio venne avviata un’altra attività che è aperta: il negozio di abbigliamento “Lady Ovidia”. Nelle vicinanze c’era anche una parrucchiera
All’incrocio con Via San Damiano, vicino a Villa Laura, si trovava il Bar Astoria che, negli anni, ha cambiato nome ("Big Ben", "Connery", "Le sbullonate"…) e l’agenzia immobiliare “Andora”; nello stesso palazzo, sulla via San Damiano a fianco a Villa Laura, ci furono in tempi diversi una sala giochi e un negozio di moto.
Proseguendo nella nostra passeggiata, si arriva al Parco dell’Aviatore dove, facendo un salto indietro nel tempo di cent’anni, ci troviamo immersi nella meravigliosa vegetazione di alberi secolari del “Grand Hotel du Park”: un luogo veramente da favola! La palazzina era quella del marchese Marco Maglioni, ereditata dalla figlia e chiamata Villa Mazè e, nel 1919-20 comprata dal notaio Ambrogio e dall’avvocato Garelli e sapientemente trasformata nel più lussuoso albergo di Andora.
Questo posto da sogno confinava con un altro luogo veramente unico: la Piazzetta di Santa Rita e il Bastione Saraceno.
Ricordiamo nel Bastione il negozio di alimentari di Italo Ordano e la moglie Rina (nelle foto) di Conna e, a fianco, l’agenzia immobiliare di Rista.
Foto per gentile concessione Mariangela e Andreino Ordano
Italo Ordano, Salvatore Lo Re, Roberto Melotto
In precedenza, nei locali attualmente utilizzati dalla pizzeria, si trovavano Piero Ramella e il padre Angiulettu, idraulici, ma il papà di dedicava occasionalmente alla riparazione di biciclette.
“In piazzetta vi era un negozio di alimentari gestito da Pepen Alocco originario di Imperia, in seguito rilevato da Giacinto Giulla e poi dalla famiglia Galleano di Zuccarello: Aldo (u panatè), la moglie Maria e i figli Mauro, Sergio e Mariangela. La gestione passò poi a Franco Caviglia con la moglie Lina e il figlio Roberto” (Nello Giusto ”Andora il Mare e la sua Gente” - 2016). Nella zona c’era anche l’estetista e podologa Tofarelli, una macelleria, una merceria, un idraulico...
Ancora Nello Giusto: “…l’officina meccanica dei fratelli Garattini (Silvio e Tarquinio), verso la fine degli anni 50, fu trasformata in torrefazione con il nome Caffè Bellezza dove vi lavorava anche Laiolo e in seguito divenne Globus”. Nella caffetteria Globus (tuttora in attività), nell’”era anticovid”, tutti i giorni si incontravano i “vecchi andoresi” (“u recantu di anduresi” com’è scritto sulla targhetta che si trova lì vicino).
Lungo l’Aurelia, si trova il Residence “Gli amici” (un tempo l’osteria “da e biunde”) dove, nel nostro lungo peregrinare per Andora, ci fermeremo prossimamente una “giornata”.
Poco oltre il Residence, incontriamo l’Ufficio postale (dove, un tempo, c’era l’agenzia immobiliare Galleano).
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VIA AURELIA (dall’incrocio con Via Marco Polo sino a Piazza Doria)
Riprendiamo la “passeggiata”: siamo ora sotto i portici e, dove si trova “Casavera”, un tempo c’era il negozio di ferramenta e casalinghi “Da Luigina” che, da anni, si è spostato in Via Clavesana.
A fianco della ferramenta c’era una latteria di Enzo Saettone e la moglie Camilla, che la cedettero a Ennio Ferrari, quindi un’agenzia immobiliare. Nel locale che ospita la Gelateria “Irie, l’Isola allegra”, un tempo svolgeva la sua attività l’elettrauto Lanfredi.
Sotto i portici si sono susseguite varie agenzie immobiliari; il Ristorante “Da Giacomo” (in precedenza "Hollandse Snack Bar" di Antonio) è diventato poi “Bacio salato” e ora si chiama “Alta marea”.
All’angolo con Viale Roma: il “Celecaffè” che un tempo si chiamava “Bar Pasticceria Elena” di Luigi Torreggiani e, quindi, sempre proseguendo lungo l’Aurelia, incontriamo attività presenti da tanto tempo: l’agenzia immobiliare “San Paolo”, la Gioielleria “Murabito”, una parrucchiera, l’agenzia immobiliare “Il Castello”, il bar “Da Enza” (un tempo ’”Edi bar”), l’agenzia immobiliare “La bussola”; un tempo a fianco al bar Edi c'era il fotografo "Gino".
Molte attività hanno cessato la loro attività; ne cito alcune: una profumeria, una macelleria, un riparatore TV, un fotografo, un negozio di fiori, uno di abbigliamento, agenzie, un giornalaio…
Arriviamo in Piazza Andrea Doria dove incontriamo attività commerciali storiche come il “Caffè Doria” e il Distributore di carburanti AGIP (che è stato IP e prima SCHELL).
Un tempo “…vi era l’osteria dei cacciatori di “Noru” Onorio Marchiano, la moglie Rosin Caviglia e i figli Giuseppe e Angela con il marito Ciccia, dove si ballava tutti i giorni festivi e una volta all’anno andavo a vedere i burattini: gestivano anche un distributore di benzina. Dietro il distributore abitava Caviglia Dria con la moglie Maria, il figlio Nino con la moglie Susanna e la figlia Olga. Accanto alla Via Aurelia vicino a distributore vi era una fontana con ottima acqua che quasi tutti andavano a dissetarsi”. (Nello Giusto “Andora il Mare e la sua Gente” - 2016). Il signor Caviglia Dria era il bisnonno materno del sindaco Mauro Demichelis.
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VIA AURELIA (da Piazza Doria sino al confine con Cervo)
Proseguiamo la “passeggiata” sull’Aurelia: all’incrocio con Via Caboto, sino a poco tempo fa c’era l’”Ancoretta” (giocattoli e non solo). Dopo l’Agenzia immobiliare “Tempo casa”, si incontra la Pizzeria “Botafogo”, dove le sorelle Rosalia e Lidia Bonavia e il fratello Enzo aprirono il primo bar moderno con il gioco delle bocce e il biliardo, successivamente gestito dal signor Valle (Bar Sport).
Nel palazzo a fianco, dove ora ci sono un’agenzia immobiliare, una parrucchiera, una libreria e una gelateria; un tempo ricordo un negozio di abbigliamento (“Alessandra”).
Il Residence VILLA SARA è il fabbricato successivo; i locali a livello di sottostrada (dove ora si trova il Ristorante "La Mocanel"), una cinquantina di anni fa ospitavano un Ostello della Gioventù; successivamente la tipografia "Fara"; c'era anche il cinema all’aperto.
Nel palazzo a fianco, dove si trova il negozio di abbigliamento “I tre ladroni” c’era una rivendita di auto e, a livello di sottostrada, nel tempo ci sono state: le discoteche “Mon Ami” e “Meta di Notte”.
Attraversiamo il ponte sul torrente Merula e il cavalcavia (costruito negli Anni Quaranta per evitare il passaggio a livello di Via Fontana) e, all’altezza del semaforo di Via del Poggio, un tempo si trovava l’Albergo “La Pigna” della famiglia Lunghi, ora trasformato in appartamenti.
Proseguendo oltre, alla nostra destra, incontriamo l’Albergo San Marco (in attività); nel palazzo subito dopo c'era, fino ai primi anni 80, il Bar Riviera di Alemanno Bruno, con terrazzo dehor e, lungo la strada privata che costeggia il Rio Vignette, la Pensione San Giorgio di Ivana Amprino.
Continuando in direzione Cervo, alla nostra sinistra, l’Hotel Trieste (in attività); secondo testimonianze di persone del posto, in zona c’era un negozio di alimentari.
Percorriamo i tornanti della Via Aurelia e arriviamo al confine con il comune di Cervo, dove, un tempo i signori Cerutti e Patrini avevano aperto un rimessaggio di barche e la famiglia Lubatti aveva costruito il Villaggio “Conca Verde” (villini, appartamenti, market, giardini e spiaggia).
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VIA AURELIA (percorrendo la passeggiata a mare)
Dal confine con il Comune di Cervo, dove eravamo arrivati ieri, torniamo di nuovo ad Andora e riprendiamo le “visite” alle attività commerciali di un tempo. Incontriamo subito il complesso dell’Ariston, costruito a metà Anni Cinquanta dal commendator Carlo Pallavicino: albergo, ristorante, cinema, campeggio, spaccio alimentare, esattoria, ufficio cambio, agenzia di viaggio, biglietteria dei bus, distributore di carburante; in tempi successivi fu aperto anche un supermercato.
Continuando la “passeggiata”, incontriamo l’area che era occupata dalla Colonia di Asti (di cui abbiamo parlato qualche mese fa) e, quindi, la Piazza “Chiara Luce Badano” dove si trovava il complesso del Lido (abbattuto nel 2010): “Nel 1954 apriva i battenti il Lido della famiglia Alberigo di Stellanello, come albergo e sala da ballo, frequentato da molti giovani di Andora e dell’Imperiese. Le ragazze di Andora andavano a ballare quasi tutte accompagnate dalle loro madri che si sedevano su delle panche intorno alla pista per controllare le loro figlie. Oggi sembra quasi impossibile la mentalità di quei tempi (1950-1960) non così lontani in confronto ad ora, si è passati da un’estremità all’ altra. Ballavano giovani e meno giovani, praticamente una balera e molti avieri di Capo Mele frequentavano il Lido, con molto successo con le ragazze. Alberigo in seguito aprì anche uno stabilimento balneare ed un distributore di benzina con i figli Elio e Giorgio. Inoltre andava con un’ape attrezzata a vendere i gelati lungo la via Aurelia e alle feste del paese” (Nello Giusto “Andora il Mare e la sua Gente” - 2016).
Subito dopo la Piazza “Chiara Luce Badano”, dove ora c’è “Creuza de mà”, un tempo si trovava il negozio di Lucifredi (signora Nietta): scarpe, calzolaio, souvenir, giochi, articoli da spiaggia….
Proseguendo verso Est, si ammirano le stupende SPIAGGE ANDORESI, orgoglio della nostra città, e, all’altezza di Viale Mazzini, ecco il ristorante Tortuga, costruito all’inizio degli Anni 60 (gestito da Raffignone), vicino alla Via Aurelia, nella zona del Porto, dove ora ci sono gli uffici portuali, A costruirlo fu l’impresario Montefredini, che in seguito, negli Anni 70, lo ricostruì dove si trova attualmente e lo cedette successivamente alla famiglia Gagliolo Ivo, ora gestito dalla figlia Nadia” (Nello Giusto ”Andora il Mare e la sua Gente” - 2016).
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