MONS. IPPOLITO LUIGI AGOSTO - Andora nel tempo

iniziativa ideata e realizzata da MARIO VASSALLO
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MONS. IPPOLITO LUIGI AGOSTO

MONS. IPPOLITO LUIGI AGOSTO - Vescovo di Nicopoli in Bulgaria
(Mario Vassallo)

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Fonte battesimale contenuto all'interno della Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo

Monsignor Ippolito Luigi Agosto, Vescovo di Nicopoli, nato a San Bartolomeo di Andora nel 1838 e morto in Bulgaria nel 1893.

Luigi Pietro Eleazaro Agosto, divenuto per vocazione Padre Ippolito di San Luigi, nacque il 29 giugno 1838 a San Bartolomeo di Andora da Giovanni Battista Agosto di Andora e Maddalena Divizia di Canneto di Stellanello.
Era il terzo figlio di onesti abitanti di San Bartolomeo, di condizione sociale che li annoverava tra i proprietari agiati della località.
Luigi Pietro Eleazaro Agosto fu battezzato il 1° luglio dal parroco Don Giovanni Arduino nella Chiesa di S. Bartolomeo di Andora e negli anni seguenti frequentò la Canonica per ricevere lezioni di grammatica.
Il parroco di S. Bartolomeo (come altri dell’epoca) impiegava il tempo disponibile all’istruzione della gioventù, insegnando il latino a coloro che dimostravano vocazione sacerdotale o religiosa, preparandoli per essere ammessi al Seminario Diocesano o al noviziato dell’ordine o della congregazione verso cui essi si sentivano attratti.
Entrò nel Seminario di Albenga e vi rimase per due anni.
Nel 1877, il Vescovo di Albenga - Mons. Pietro Anacleto Siboni, successore di Mons. Raffaele Biale, gli offrì una parrocchia importantissima se acconsentisse a rimanere nella Diocesi.
Partì per Roma nel mese di marzo del 1854.
A 16 anni, Padre Antonio (II) di S. Giacomo lo invitò a fare il suo noviziato nel ritiro dell’Angelo, presso Lucca, nella congregazione dei Passionisti, dove il Maestro dei novizi - Padre Pacifico di S. Giuseppe, gli cambiò il nome in confratello Ippolito di S. Luigi.
Il 29 marzo 1855 vestì l’abito della Passione ed il 30 marzo pronunciò i voti di Povertà, di Castità, di Obbedienza, oltre a quello di propagare il ricordo della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo (voto che contraddistingue la Congregazione).
Il 21 settembre 1861, riceveva l’unzione sacerdotale a Viterbo da Mons. Gaetano Bedini.
Venne chiamato a Roma ad insegnare Filosofia e poco dopo i suoi superiori, constatandone la preparazione all’apostolato, lo inviarono verso la Missione d’Oriente nel settembre 1867.
Venne sistemato ai piedi dei Carpazi sul fiume Aluta (Oltu), dove studiò il rumeno, tedesco, bulgaro e francese.
Nel 1870, Mons. Paoli gli assegnò la parrocchia di Rusciuk, una comunità cattolica composta da fedeli di varie culture e lingue.
Nel maggio 1873 fu inviato in Valacchia a Braila con 3.200 cattolici.
Il 28 luglio 1875 fu nominato Vicario foraneo, cercando di stimolare i villaggi e i missionari a fondare scuole e seguendo l'orientamento pastorale del Vescovo.
Nell’aprile 1877, la Russia invase le regioni danubiane e la Valacchia, appoggiando l’indipendenza della Romania; Rusciuk fu bombardata dai russi, subendo molte rovine, dando origine ad uno sfollamento generale che portò Padre Ippolito Agosto a fuggire verso Costantinopoli e poi a Brindisi.
Il 24 Febbraio 1878, Padre Ippolito Agosto rientrava a Rusciuk, trovando la casa missionaria non saccheggiata ed i soldati polacchi che stazionavano in città.
Poco dopo, nel settembre del 1878, venne nominato Vicario Generale di Bulgaria, con residenza a Beleni, da Mons. Ignazio Felice Paoli, ma dopo poco tempo chiese di essere dimesso da questa mansione e di poter tornare alla vecchia diocesi di Rusciuk.
Nella primavera del 1883, fu chiamato a Roma da Papa Leone XIII ed il 27 Aprile 1883 ricevette la nomina ufficiale di Vescovo di Nicopoli (con una bolla datata 23 aprile 1883 di Mons. Domenico Jacobini, arcivescovo di Tiro e segretario di Propaganda, con decorrenza 27 aprile, vigilia della festa di San Paolo della Croce), mentre Mons. Ignazio Felice Paoli diventava Arcivescovo di Bucarest.
Fu consacrato nella basilica dei Santi Giovanni e Paolo il 3 maggio 1883.
Da subito si dedicò a ristrutturare opere esistenti ed a creare nuove scuole, convitti e seminari.
Il 19 Febbraio 1893, Mons. Agosto partecipò al pontificale papale per il Giubileo di Leone XIII, nella basilica vaticana a Roma.
Si impegnò per sensibilizzare aiuti dall’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, Re d’Ungheria, riuscendo a costruire la Chiesa a Varna, con all’interno un altare in marmo bianco proveniente da Genova, dono nel 1896 del Console d’Italia G. B. Assereto.
Le tensioni derivate dai conflitti militari, politici e sociali, avevano causato la divisione tra i cattolici di Beleni, fomentata dagli ortodossi, da membri del governo civile, da un prete cattolico (un tempo favorito di Mons. Ippolito e diventatogli spietato nemico) e dai missionari stranieri.
Vanificato ogni tentativo di pacificazione, il Vescovo decise di emettere interdetto sul paese.
Nel novembre 1893, una rappresentanza di cattolici andò a Rusciuk, richiedendo di togliere l’interdetto e permettere ai fedeli volenterosi (che erano la maggioranza), di poter ricevere i sacramenti.
Mons. Agosto fu accolto dalla maggioranza dei fedeli con grande stima, mentre gli opponenti rifiutarono di dare le chiavi della chiesa di cui si erano impadroniti.
Le autorità civili presenziarono all’apertura della chiesa, dove il Vescovo celebrò la messa con la presenza di un grande numero di fedeli.
Gli oppositori presentarono al Vescovo delle richieste da sottoscrivere e, poiché egli ritenne di non poterle accettare, praticamente lo fecero prigioniero, vietandogli ogni contatto con altre persone.
Questi comportamenti e le pressioni subìte fecero precipitare le condizioni di salute di Monsignor Ippolito Agosto, già da tempo malato, che fu anche ostacolato nelle cure e nel poco nutrimento (solo latte) che potesse ricevere.
Nonostante tutto, Padre Enrico Doulcet e fratello Giovanni vollero e riuscirono ad accudirlo, senza abbandonarlo giorno e notte, nonostante i tentativi di allontanarli da parte dei rivoltosi.
A 52 anni, Mons. Ippolito Luigi Agosto morì il 3 dicembre 1893.
A questo punto, dai documenti sorgono due versioni in parte diverse tra loro.
La prima:
  • la morte di Mons. Ippolito Agosto fece fuggire i faziosi per paura della maggioranza dei cattolici che, volendo onorare il Vescovo con un funerale solenne, lo portarono a Dragomorov e poi a Rusciuk dove fu seppellito nel cimitero cattolico.
La seconda:
  • il corpo fu portato a Rusciuk per la sepoltura, dove rimase esposto per due giorni alla gente nella chiesa, onorata dai fedeli di fede cristiana, da scismatici e Turchi che lo avevano stimato, onorato ed amato durante la vita;
  • i funerali si svolsero il 10 dicembre, celebrati con solennità straordinaria da Mons. Roberto Menini, cappuccino, arcivescovo di Gangra ed amministratore apostolico del Vicariato di Sofia e di Filippopoli;
  • tutta Rusciuk era presente, come anche una importante delegazione della Chiesa ortodossa;
  • dopo la celebrazione, il corpo di Mos. Ippolito Luigi Agosto fu portato con un carro funebre attraverso le principali vie della città, tra una folla numerosissima e rispettosa, seguito da tutti i Consoli stranieri, le autorità civili bulgare ed i Padri Passionisti della Missione;
  • il corteo ritornò alla Cattedrale, dove il corpo fu collocato nella tomba che gli si era preparata al centro del Sacro edificio, con sopra una lastra di marmo con il proprio stemma a la seguente inscrizione:
 
D   O   M
A
HIC IN PACE QUIESCIT
HIPPOLYTUS AGOSTO
E CONGREGATIONE SS. CRUCIS ET PASSIONIS D. N. J. C.
EPISCOPUS NICOPOLITANUS
QUI CATHOLICAE FIDEI ZELO INCENSUS
IN HAC RUSCIUCHINI CIVITATE
SCHOLIS CONSTRUCTIS AC SANCTI MONIALIBUS ADVOCATIS
UTRIUSQUE SEXUS PUERORUM ET ADOLESCENTIUM INSTITUTIONI
CONSULUIT
TEMPLUM HOC A FUNDAMENTIS EREXIT
BELLINI IN CONCILIANDIS ANIMIS FRUSTRA LABORANS
CONTUMACIUM CONTTUMELIIS LACESSITUS
MOERORE POTIUS QUAM MORBO CONFECTUS OBIT
TAMQUAM BONUS PASTOR QUI ANIMAM DAT PRO OVIBUS SUIS
III NONAS DECEMBRIS ANNO DOMINI MDCCCLXXXXIII
AETATIS SUE LV
EJUSDEM CONGREGATIONIS MISSIONARII HOC GRATI ANIMI ET AMORIS
MONUMENTUM POSUERE
 
Il 15 luglio 1897 Monsignor Enrico Doulcet inaugurò nella sacrestia di Rusciuk un busto in pietra di Mons. Ippolito Luigi Agosto.
 

Lapide commemorativa affissa all'interno della Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo
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