GIUSEPPE MAGLIONI
GIUSEPPE MAGLIONI
(Julio Paniagua Marini – Mario Vassallo e con la partecipazione di Felice Schivo)
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GIUSEPPE
Localmente chiamato “Pippo” o "Pippassu" (1858 - 1944), abitava a Villa Stefania (attuale “Istituto Sacra Famiglia”), possedeva la zona di Garibbo, a destra del Merula, fino al mare e con estensione sino a Rollo.
Alla morte di Marco ereditò il titolo di Marchese.
Ebbe un’unica figlia (Stefania) che morì tragicamente in giovane età.
Estratto Registro Atti di nascita - Stefania MAGLIONE
Stefania MAGLIONE
In memoria della figlia fondò presso il mare un’istituzione a favore delle ragazze povere di Genova (“Colonia dei Poveri di Genova" o Colonia Brignole, trasformata agli inizi degli Anni Novanta in un condominio).
Perdette anche la moglie Matilde, in memoria della quale regalò la Cappella, che per tale lascito fu intitolata a Santa Matilde, divenendo Chiesa ed eretta in Parrocchia nel 1973.
La sua vita gravitò su Diano Marina dove si stabilì e fu sepolto, nominando quel comune erede dei suoi beni sul territorio, essendo già morta l’unica figlia Stefania e la moglie Matilde, evitando di nominare in successione il fratello Umberto con il quale non aveva mai legato molto e la nipote Maria Esterina (figlia di Marco) per dissidi famigliari derivanti dall’appartenenza dei due fratelli a madri diverse.
Tuttavia, il Comune di Andora ebbe la possibilità di acquistare da un fallimento l'intera proprietà andorese al prezzo di Lire 13.400.000, con l'intento di allocare, tra l'altro, la sede delle scuole per le località Marina e San Giovanni nella Villa Stefania, alla quale rinunciò con Delibera di Consiglio Comunale n. 57 del 1949, con la seguente motivazione: "Considerato il prezzo irriducibile di £ 13.400.000, richiesto dal proprietario, per l'acquisto della proprietà immobiliare in oggetto, rappresenta un onere troppo grave e molto superiore alle possibilità finanziarie del Comune ...... Delibera di rinunciare al proposto acquisto di cui trattasi".
La firma del Marchese Giuseppe Maglioni che, a differenza di Marco, continuò ad utilizzare il cognome di nascita anche dopo avere ereditato il titolo marchionale
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