DORIA
CAFFE' GELATERIA "DORIA" - (1963)
(Testo di Rodolfo Rotondo - Foto per gentile concessione Armando e Rodolfo Rotondo)
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Era il 13 luglio 1963, circa le sette di una soleggiata mattina.
Ad Andora la centrale piazza Andrea Doria non era stata ancora asfaltata: era costituita solo da polvere e pietre, distese dietro al distributore di carburante della “Shell”, sulla via Aurelia, e delimitata dal porticato del palazzo “Italia 61”, finito di costruire da pochi mesi, sul lato a monte.
Il mare, che era vicino un paio di centinaia di metri, non si vedeva a causa dell’alto muro perimetrale della Colonia di Asti, prossima alla dismissione.
Intorno, campi di ortaggi, frutteti, qualche casetta monofamiliare, poche pensioncine, pochissimi alberghi e i primi cantieri di altre palazzine.
In questo scenario turistico così difficile, Efisio Rotondo con la moglie Ines, entrambi circa trentenni, intraprendevano questa nuova avventura: l’apertura del Caffè Doria.
Tutti e due avevano fatto esperienza in famosi locali della Riviera: Efisio ad Alassio, alla pasticceria “Balzola” e al “Caffè Roma”, Ines a Finale Ligure al ristorante “La goccia d’oro”.
Probabilmente qualcuno pensava che quei due ragazzi fossero dei pazzi a lasciare quelle località turistiche così famose in quegli anni, per aprire un locale ad Andora nel bel mezzo del nulla.
Eppure, un passo alla volta, quella attività crebbe: un grazioso dehor, una piccola pasticceria, le prime coppe di gelato, i cocktails ….., intanto Andora cresceva insieme a lei, con il lungomare rinnovato, le spiagge, le case per vacanze, il porto turistico.
Oggi i figli di Ines ed Efisio, Elena, Rodolfo e Armando, continuano la tradizione, cercando di mantenere viva la concezione iniziale del locale: un salotto elegante ma informale per passanti, clienti storici e nuovi amici.
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La famiglia Rotondo
GLI ANNI '80
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LA STORIA