BASTIONE - Andora nel tempo

iniziativa ideata e realizzata da MARIO VASSALLO
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BASTIONE

IL BASTIONE
(Mario Vassallo)

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Disegno di Adriano Lunghi - per gentile concessione Federica Lunghi




Nel 1531 l'abitato della Marina e del Castello furono distrutti dai Corsari turchi.
Circa venti anni più tardi, gli abitanti decisero di ricostruire l'abitato della Marina ed erigervi un torrione di difesa.
Dopo aver ottenuto il consenso di Genova i lavori iniziarono, ma presto vennero sospesi per mancanza di fondi, oltre alle contestazioni da parte degli altri abitati della valle, i quali non si ritenevano interessati dall'opera intrapresa.
Conseguentemente, l'abitato della Marina venne ricostruito con spese totalmente a carico di chi vi avrebbe risieduto e nella primavera del 1564 la Comunità di Andora decide di erigere un baluardo sulla spiaggia, a protezione dell'abitato ricostruito.
Il luogo fu presto deciso, ma sorsero gli inevitabili intoppi dettati dalle condizioni di compartecipazione economica (alla fine Laigueglia sarà estromessa).
La Comunità andoriana tentò di ottenere in ogni modo qualche contributo economico dalla Repubblica di Genova per tale impegnativa edificazione, ma il Senato ligure rifiutò ogni interesse, fornendo solo la propria approvazione all'iniziativa ed alleggerendo temporaneamente parte della pressione fiscale attuata.
Gli abitanti andoriani si trovarono così nel giro di pochi anni a sostenere, con le sole proprie forze, la ricostruzione di una loro borgata litoranea totalmente distrutta dalle azioni di pirateria turco-barbaresche e successivamente la struttura di difesa, per la quale ottennero, ad opere compiute, la "generosa" donazione da parte della Repubblica di due cannoni da posizionare in sommità del baluardo costiero: uniche armi pesanti per poter contrastare le scorribande e gli assalti delle navi pirata che saltuariamente si affacciano sullo specchio marino del golfo.
[I due cannoni saranno dismessi e fusi nel 1754, dopo lungo inutilizzo, per dare origine alla campana che verrà issata sulla Porta-Torre campanaria del Castello di Andora, a fianco alla Chiesa di Santi Giacomo e Filippo].
Il torrione venne edificato a pianta circolare, con un diametro di base di poco più di 10 metri, alto quasi 9 metri, con i muri spessi alla base poco meno di 2 metri.
Fu utilizzato come carcere e da postazione antisbarco, con guardia ogni notte e dotato di un pezzo di artiglieria di bronzo lungo 2,5 mezzo, del peso di oltre di una tonnellata.
In tempi successivi, alla originaria costruzione furono addossati vari corpi di fabbrica, che nel tempo assunsero varie destinazioni, sino alle attuali residenziali e commerciali.
Negli anni '90 del secolo scorso fu interessato dall'ultimo intervento di ristrutturazione, che lo ha recuperato nelle odierne caratteristiche.
SCHEMA GRAFICO CONSISTENZA ORIGINARIA PRIMA DELL'ULTIMA RISTRUTTURAZIONE EFFETTUATA
Rielaborazioni grafiche su gentile concessione Comune di Andora
Estratto Carta Podestaria di Andora
Monografia originale della costituzione del Punto Trigonometrico - 1889
Monografia originale della costituzione del Punto Trigonometrico - 1889
DOVE SI TROVA / COME ARRIVARE
Sito Web ideato e realizzato da Mario Vassallo - Andora
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Per informazioni scrivere a mariovassallo@andoraneltempo.it
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