BORGATA GARASSINI
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GARASSINI
(Sabrina Lunghi)
Estratto mappa impianto Nuovo Catasto Terreni - Agenzia delle Entrate
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La frazione dei Garassini era collegata alla Costa della chiesa tramite un percorso, oggi ridotto a sentiero, che dall’hameau Poggio della Morra scendeva con andamento tortuoso verso tale borgata, superando un dislivello di circa m. 80 (…). Lungo tale strada si sviluppavano quindi i Garassini, secondo un insediamento di tipo lineare [88] e l’ingresso all’abitato era dato da una serie di aperture, delle quali una fra le più caratteristiche appare in Fig. 51. Il tornante che circoscrive la borgata appartiene alla comunale moderna, ed è determinato dalla pianta a cuneo di questo nucleo, sviluppatosi seguendo lo andamento delle curve di livello della dorsale collinare (…). Il Catasto Napoleonico [89] testimonia come un tempo lo sviluppo di questa borgata fosse limitato verso ovest dalla strada vicinale con andamento nord-sud, ad occidente della quale era ubicato il solo oratorio della Natività di N. Sig. ra della villa de Garassini, nominato già dal Giardinello [90], quindi già esistente all’inizio del ‘600. L’ampliamento in tale direzione, sempre lungo il sentiero che collegava questa borgata con l’hameau Poggio della Morra, è quindi avvenuto solo nel XIX secolo (…). In questa borgata va segnalata l’abitazione posta all’interno del nucleo di case contraddistinto dai numeri di mappa 2-8, m. 4 x m. 8 (…). Specificamente il brano murario più interessante è quello che si affaccia sul lato occidentale del cortile corrispondente in mappa al N. 4 (Fig. 52). La parete in questione si sviluppa su tre piani (piano terra e due sopraelevati), e dalla base sino a metà altezza presenta un profilo a scarpata, la cui spessa muratura si intravede in corrispondenza delle aperture. La seconda di queste due, a partire dall’angolo nord-occidentale della casa, è coronata da un arco costituito da un paio di blocchi di notevoli dimensioni. E’ probabile che siano due pezzi derivati dallo spoglio di un edificio caduto in disuso. Il loro perfetto inserimento nella muratura fa presumere che siano stati utilizzati al momento della costruzione della casa.
Al primo e secondo piano rialzati, gli interventi moderni sono ben evidenti: le finestre sono riquadrate da intonaco, una ringhiera in ferro battuto delimita il ballatoio ricavato sopra uno degli archi di ingresso del piano sottostante; la muratura, ai piani elevati, è piuttosto sommaria: scaglie litiche si alternano a blocchi più grossi irregolari, l’uso di malta e calce è abbondante, mentre al piano terreno sono largamente impiegati conci di medie dimensioni, alcuni ben regolari, però a file discontinue e con raro uso di malta. Appurate queste differenze, è forse il caso di ipotizzare due esecuzioni diverse, la seconda delle quali si innesta sulla prima a livello del piano rialzato inferiore.
Complessivamente grosse variazioni nello sviluppo degli abitati non ce ne sono state negli ultimi due secoli, se si fa eccezione per poche case aggiuntesi in frazione Garassini [91] (…) e Ca' de Lucchi (…).
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88 VARALDO 1985, p. 155.
89 CATASTO NAPOLEONICO, Sec. D, Sub. 2me et 3me.
90 GIARDINELLO 1624, c. 425 retro.
9l V. Tesi di Laurea “Insediamenti medievali nella Valle del Merula: esame tipologico" di Sabrina Lunghi - Anno Accademico 1995/1996, rel. Prof. C. Varaldo - Cap. V, p. 164.
Testo tratto dalla Tesi di Laurea “Insediamenti medievali nella Valle del Merula: esame tipologico" di Sabrina Lunghi - Anno Accademico 1995/1996, rel. Prof. C. Varaldo.
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