BIBLIOTECA COMUNALE
LA BIBLIOTECA COMUNALE
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La Civica Biblioteca, concepita nel lontano nel 1961, fu definitivamente costituita nell'aprile 1962.
Per un periodo viene ubicata in locali in affitto al primo piano del complesso ATG1 dell'Ing. Novara, per essere trasferita in sede propria nel 1973.
Per un lungo periodo risiederà nel fabbricato "Villa Laura", ex residenza del Dott. Walter Momigliano, costruita negli anni '30 del secolo scorso all'inizio di via San Damiano.
Nel 2007 (oltre che per ragioni di spazio e per motivi di staticità del fabbricato "Villa Laura"), nell'insieme dell'intervento degli immobili di Largo Milano per la creazione di un polo socio-culturale che coinvolge anche il limitrofo Palazzo Tagliaferro, la sede della Biblioteca Comunale viene trasferita nell'attuale ubicazione.
Per l'occasione viene sapientemente adattata quella che fu l'antica Chiesa dei Canonici Regolari dell'Immacolata, successivamente pertinenza della Colonia di Milano e poi ancora sede di circoli culturali.
Nell'intervento di recupero edilizio effettuato, viene restaurata e mantenuta l'originaria capriata in legno, mirabilmente intarsiata (uno dei rari esempi nel ponente ligure), che costituisce la struttura del tetto dell'antica chiesa.
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L’EMOZIONE DI UN NOME
(Patrizia Gallo)
I bambini sono una fonte inesauribile di idee ed emozioni.
Davanti alla porta della biblioteca comunale di Andora i lettori vengono accolti da una bella statua in bronzo che raffigura un bambino che legge, comodamente seduto su un ramo, così rapito dalla lettura del suo libro da non accorgersi che il cagnolino, al suo fianco, gli ha rubato una scarpa.
E’ una statua molto amata e tante persone, bambini e adulti, si fermano per scattare una foto ricordo oppure per sfiorare al bambino il piede “scalzo” che, per questo motivo, è deliziosamente lucido, quasi dorato.
Alcuni gli accarezzano il piede senza rallentare il passo e, osservandoli, si capisce che è un gesto abituale.
Ormai considerato un amico, qualcuno ha pensato di dargli un nome.
Vi racconto com’è andata…
Un giorno una bimba, accompagnata dalla nonna, entra in biblioteca e chiede di poter lasciare un biglietto per il bimbo che legge, perché, passandogli davanti tutti i giorni, lo saluta sempre, ha deciso di dargli un nome e desidera scriverglielo.
Che idea meravigliosa! Ancor più per il messaggio che la piccola ha scritto: “Ciao, ti ho dato il nome Felice perché hai il sorriso mentre leggi. Ti saluto. Martina”.
L’emozione suscitata da quelle parole è stata forte, soprattutto per il significato che racchiudevano.
Forse altri bambini avevano già in mente un nome e si potevano coinvolgere anche con disegni e pensieri? Così è stato, e la partecipazione, numerosa ed entusiasta, si può ammirare nell’allegra composizione di artistici bigliettini esposta in biblioteca.
La scelta del nome non è stata semplice ma ora il bambino che legge si chiama Giacomino Felice e il suo cagnolino un po’ dispettoso Ernesto.
Chissà cosa sta leggendo? Ma questa è un’altra storia …
Un grande ringraziamento a Patrizia Gallo e Mattia Poggio per aver permesso di realizzare e dedicare questo omaggio a tutti i "bimbi della Biblioteca".
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GIACOMINO FELICE ED ERNESTO
DOVE SI TROVA / COME ARRIVARE